In particolare, in via Petrarca il comune dovette istituire un servizio di vigilanza perché gli automobilisti alla guida rallentavano in maniera consistente per poter guardare il panorama, intasando così il traffico  veicolare. Il problema fu risolto istituendo dei parcheggi ed una lunga terrazza panoramica. 

Tra le quattro strade, Via Posillipo presenta il più alto numero di fabbricati antichi, mentre le altre tre sono state intensamente interessate dalla massiccia edificazione cittadina dell'ultimo dopoguerra, pur non raggiungendo gli eccessi di altre aree del comune. Numerosi sono i ristoranti presenti sull'intera collina.


Nel quartiere di Posillipo si trovano diversi villaggi: Villanova di Posillipo (ovvero Porta di Posillipo), Casale di Posillipo, Santo Strato, e il più conosciuto di tutti Marechiaro, con il caratteristico "Scoglione".

Vi sono inoltre numerosi monumenti e località di interesse storico-artistico: 
il Parco Virgiliano (già Parco della Rimembranza); importanti ville sul mare  come Villa Rosebery, residenza estiva del Presidente della Repubblica italiana; costruzioni romane che permettevano, attraverso una galleria detta Grotta di Seiano, di raggiungere i porti romani di Pozzuoli, Portus Julius e Miseno. 

Dal 1912 in questo quartiere risiede il Pontificio Seminario Campano Interregionale, di grandissima importanza per i seminaristi della provincia ecclesiastica campana e di molte diocesi situate sul territorio delle regioni confinanti.
Confina ad ovest con i quartieri di Bagnoli e di Fuorigrotta e ad est con il  quartiere Chiaia. A sud affaccia sul golfo di Napoli, appartenente al Mar Tirreno.
POSILLIPO :
Il suo nome deriva dal greco Pausilypon che letteralmente significa "tregua dal pericolo" o "che fa cessare il dolore" , denominazione legata al panorama che si godeva anche tremila anni fa da questa zona di Napoli.

Posillipo figura già nelle fonti degli antichi Greci, i primi ad abitare il promontorio allora interamente ricoperto da rocce e alberi. Sono presenti Rovine Romane vicino alle rive nonché in prossimità del punto più alto della 
collina; è possibile vedere i resti delle aperture che ventilavano il tunnel  che conduceva alla residenza di Publio Vedio Pollione. 

Sono presenti anche i resti di un anfiteatro. Con il termine dell'età antica la popolazione di Napoli  si chiuse nella cinta fortificata e l'intera zona cadde in declino, del tutto preda delle invasioni barbariche e dell'incuria.
In età moderna, l'area rimase sostanzialmente sottosviluppata fino alla costruzione della via Posillipo tra il 1812 e il 1824. La strada comincia al porto di Mergellina e si estende lungo la costa, quasi parallelamente alla riva.
Buona parte della zona ha subito pesanti ricostruzioni in seguito alla Seconda  Guerra Mondiale, ma ha conservato diversi edifici storici, tra cui Villa Rosbery, oggi residenza di proprietà del Presidente della Repubblica.

Sulla punta di capo Posillipo si trova il Parco sommerso di Gaiola, istituito nel 2002 congiuntamente dai Ministeri dell'Ambiente e dei Beni Culturali, nelle acque che circondano gli isolotti della Gaiola, si estende dal porticciolo di 
Marechiaro alla Baia di Trentaremi, con finalità di protezione sia Archeologica che Ambientale. Altro importante sito è la Villa Imperiale di Pausilypon, dove, tra uno dei panorami migliori del Golfo, è possibile ammirare anche i resti 
dell'imponente Teatro e di alcune sale di rappresentanza. Un ulteriore motivo  d'orgoglio è rappresentato dal singolare Mausoleo Schilizzi, uno dei migliori  esempi italiani dello stile architettonico neoegizio, che ora assolve alla funzione di monumento ai caduti delle due guerre mondiali.

La collina di Posillipo è attraversata da quattro strade principali quasi parallele: via Posillipo che corre parallela alla costa da Mergellina fino a capo Posillipo, via Francesco Petrarca (già "via Panoramica") in posizione più  elevata con caratteristiche vedute sul golfo di Napoli e sul Vesuvio, via  Pascoli che porta all'antico casale e via Alessandro Manzoni (già "via Patrizi"). Altra arteria importante è Via Orazio che, passando per via  Petrarca, collega Mergellina col rione di "Porta Posillipo", nella parte alta del quartiere. In questa strada c'è il belvedere dove si trova il famoso pino  di Napoli, simbolo dell'oleografia napoletana del XX secolo. 


webdesign: Giosuè Centomani

Nonno Pasquale 
anni sessanta
Escursioni in attuale 
Area Protetta
(Parco Sommerso di Gaiola)
In Foto Grotta del Tuono
Nonno Pasquale 
ANNI SESSANTA
MARECHIARO 
ANNI SESSANTA
Nonno Pasquale 
anni sessanta
Escursioni in attuale 
Area Protetta
(Parco Sommerso di Gaiola)
In Foto Grotta del Tuono
Nonno Pasquale 
ANNI SESSANTA
MARECHIARO 
ANNI SESSANTA

webdesign: Giosuè Centomani

La Storia